C’è una differenza sostanziale però: in questo periodo chi in qualche modo usufruiva del termine indie era più informato sulle sue radici.
Ed è così per tutti i primi 2000 con una scena indipendente che si distacca in maniera sostanziale dai prodotti propinati dal pop. La questione è piuttosto semplice ma anche interessante e va analizzata proprio a partire dalla storia di questa ondata.Īlla base di più altisonanti prodotti commerciali ci sono sempre prodotti che raggiungono un pubblico minore ma che, a disparità di numeri, sono comunque più influenti: il mercato indipendente è sempre stato collegato in qualche modo all’underground, frutto di circuiti lontani da industriali processi discografici e di un gusto sincero per il do it yourself. È strano a dirsi ma uno dei fenomeni musicali più importanti degli ultimi anni in Italia forse non riguarda la musica: con la creazione della nuova scena cantautoriale italiana il termine indie ha assunto accezioni sempre più estese fino a comprendere, per assoluto paradosso, anche prodotti distribuiti da major discografiche.